Il Giardino Magico

Una mattina di sole, Sofia, Giulia e Marco decisero di esplorare il vecchio giardino della nonna. Era un luogo pieno di alberi secolari, fiori colorati e sentieri nascosti.

“Guardate questo albero!” esclamò Sofia, indicando un albero di mele con rami contorti. “Sembra che abbia cent’anni!”

“E guarda questi fiori!” aggiunse Giulia, chinandosi per annusare un gruppo di rose rosse. “Profumano di miele!”

Mentre i bambini si addentravano nel giardino, notarono una piccola porta nascosta tra i cespugli di lavanda.

“Dove porta questa porta?” chiese Marco, curioso.

“Non lo so, ma scopriamolo!” rispose Sofia, spingendo la porta per aprirla.

La porta si aprì con un cigolio e i bambini si ritrovarono in un giardino segreto. Era un luogo incantato, pieno di piante esotiche, fontane zampillanti e farfalle dai colori iridescenti.

“Wow! Questo è incredibile!” esclamò Giulia, a bocca aperta.

“Sembra un giardino delle fiabe!” aggiunse Marco, meravigliato.

Improvvisamente, una piccola creatura alata apparve davanti a loro. Era un folletto, con ali trasparenti e un sorriso malizioso.

“Benvenuti nel Giardino Magico!” disse il folletto con una voce squillante. “Sono Folletto, il guardiano di questo luogo.”

“Un folletto!” esclamò Sofia, sorpresa. “Non pensavo che esisteste davvero!”

“Oh, esistiamo eccome!” rispose Folletto, ridacchiando. “E questo giardino è pieno di magia. Se siete gentili e rispettosi, vi mostrerò alcune delle sue meraviglie.”

I bambini promisero di comportarsi bene e Folletto li condusse in un’avventura indimenticabile. Volarono su farfalle giganti, si tuffarono in fontane di cristallo e assaggiarono frutti che cambiavano colore.

“Questo è il giorno più bello della mia vita!” disse Marco, con gli occhi che brillavano di gioia.

“Anche per me!” concordarono Sofia e Giulia.

Quando il sole cominciò a tramontare, Folletto li riportò alla porta segreta.

“Spero che vi siate divertiti” disse il folletto. “Siete sempre i benvenuti nel Giardino Magico.”

I bambini lo ringraziarono e tornarono nel giardino della nonna, con il cuore pieno di ricordi magici.

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